Tu sei qui
- Home ›
- Rubriche ›
- News
![]() |
News |
Adesione del difensore ad astensione forense. Il mancato rispetto del Codice di autoregolamentazione impedisce il rinvio dell’udienza
Cass. pen., Sez. II, 8 gennaio 2016 (dep. 6 aprile 2016), n. 13692
L'adesione del difensore dell'imputato ad astensione forense dalle udienze regolarmente proclamata ed effettuata, comporta il rinvio dell'udienza soltanto se, alternativamente, dichiarata in udienza ovvero comunicata con atto scritto trasmesso o depositato nella cancelleria del giudice, e comunicato agli altri avvocati costituiti, almeno due giorni prima della data stabilita.
Leggi dopo |
Sentenza sul terremoto de L’Aquila: lo statuto della colpa per la Corte di cassazione
ColpaDopo l’udienza del 19 novembre 2015, in data 24 marzo 2016 la quarta Sezione della Corte di cassazione ha depositato le motivazioni della sentenza sul terremoto de L’Aquila (n. 12478).
Leggi dopo |
L’atteggiamento collaborativo può prevalere alla recidiva reiterata nei reati in materia di stupefacenti
Corte costituzionale, 24 febbraio 2016 (dep. 7 aprile 2016), n. 74
La Corte costituzionale con sentenza n. 74, depositata il 7 aprile 2016, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 69, comma 4, c.p., come modificato dalla l. 251/2005, nella parte in cui prevede il divieto di prevalenza della circostanza attenuante di cui all’art. 73, comma 7, d.P.R. 309/1990 sulla recidiva reiterata prevista dall’art. 99, comma 4, c.p.
Leggi dopo |
Alle Sezioni unite la questione relativa all'utilizzabilità delle intercettazioni mediante ''captatore informatico''
Cass. pen., Sez. VI
Con l'ordinanza n. 13884 del 6 aprile 2016, la VI Sezione della Corte di cassazione ha rimesso alle Sezioni unite alcune questioni in materia di utilizzo del captatore informatico per le operazione di intercettazione
Leggi dopo |
Processo penale telematico: l’istanza di riesame non può essere notificata via Pec
Cass. pen., Sez. II
La Cassazione precisa che l’uso della Pec non è consentito né alle parti private per effettuare comunicazioni e notificazioni, né al P.M. per le impugnazioni cautelari, tenendo conto che, in quest’ultimo caso, le modalità di presentazione e spedizione dell’impugnazione previste dall’art. 583 c.p.p. sono tassative e non ammettono equipollenti.
Leggi dopo |
Maternità surrogata in Paese dove è lecita. Per la Cassazione è esercizio putativo di un diritto
Cass. pen., Sez. V, 10 marzo 2016 (dep. 5 aprile 2016), n. 13525
Non sussiste il reato di cui all’art. 12, comma 6, l. 40/2004 se la maternità surrogata è avvenuta in uno Stato dove questa è lecita.
Leggi dopo |
La questione Taricco passa alla Corte costituzionale
Cass. pen., Sez. III, 30 marzo 2016, notizia di decisione n. 2
La terza Sezione penale ha sollevato la questione di legittimità costituzionale dell’art. 2 l. 130/2008, il quale ordina l’esecuzione del T.F.Ue, nella parte in cui impone l’applicazione dell’art. 325 § 1 e 2, T.F.Ue
Leggi dopo |
Sezioni unite: rileva anche il falso valutativo
Reati societariIl 31 marzo 2016 è stata resa nota con informazione provvisoria n. 7/2016 la soluzione adottata dalle Sezioni unite in merito alla controversa questione loro rimessa, sorta a seguito della riforma di cui alla l. 69/2015, sulla rilevanza o meno delle valutazioni ai fini della configurabilità del reato di falso in bilancio.
Leggi dopo |
Opposizione al decreto di archiviazione. Per la Cassazione il convivente more uxorio è un “prossimo congiunto” legittimato
Cass. pen., Sez. I, 1 dicembre 2015 (dep. 29 marzo 2016), n. 12742
Non sussiste alcun fondamento interpretativo razionale nell’escludere il convivente more uxorio dalla categoria dei prossimi congiunti legittimati a proporre opposizione ex art. 410 c.p.p. avverso la richiesta di archiviazione e, dunque, a ricorrere in Cassazione contro il decreto assunto de plano dal Gip.
Leggi dopo |
L’inammissibilità del ricorso in Cassazione preclude la rilevabilità d’ufficio della prescrizione maturata in appello
Cass. pen.. Sez. unite
È stata depositata la sentenza n. 12602 del 25 marzo 2016 (notizia di decisione 17 dicembre 2016), con la quale le Sezioni unite, chiamate a decidere se la Corte di cassazione, adita con ricorso inammissibile, possa dichiarare la prescrizione del reato intervenuta prima della sentenza di appello, ma non rilevata né eccepita in quella sede o nei motivi di ricorso, hanno affermato i seguenti principi di diritto:
Leggi dopo |