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Giurisprudenza commentata |
Mandato di arresto europeo e madre con prole inferiore ai 36 mesi: necessario il bilanciamento tra difesa sociale e interessi del fanciullo
Cass. pen., Sez. VI
L'intervenuta abrogazione del motivo obbligatorio di rifiuto della consegna già previsto dall'art. 18, lett. p), l. n. 69/2005, non vale di per sé a ritenere consentita la consegna europea di madre di prole di età inferiore a tre anni...
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Commette istigazione alla pedofila il soggetto che descrive dettagliatamente sul web rapporti sessuali con minori
Cass. pen., Sez. III
La norma dell'art. 414-bis c.p. integra un'ipotesi speciale di istigazione a delinquere, qualificata dalla natura dei reati oggetto della condotta...
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Una nuova pronuncia del Giudice di Pace “sull’inidoneità” dell’inosservanza del DPCM 8 marzo 2020 ad integrare il reato ex art. 650 c.p.
Trib. Pisa
In merito al reato contestato si ritengono sussistenti i presupposti per la pronuncia di assoluzione nella formula più ampia e favorevole al reo, perché il fatto non sussiste e non nella formula richiesta dal PM perché il fatto non è più previsto dalla legge come reato, con trasmissione degli atti al Prefetto, in quanto non si reputa il DPCM 08/03/2020 costituente provvedimento legalmente dato dall’Autorità, come per conto richiesto dall’art. 650 c.p...
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Integra il reato di maltrattamenti la somministrazione all'animale di vaccini non verificati dall’autorità pubblica
Cass. pen., Sez. III
La somministrazione ad un animale di sostanze dopanti o vietate, ivi compresa l'inoculazione di un vaccino vietato al di fuori del quadro di controlli dell'autorità, integra il reato di maltrattamento agli animali punito dall'art. 544-ter c.p...
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Sulla legittimazione a proporre querela nel reato di frode in assicurazione: la Cassazione conferma la titolarità solo in capo alle compagnie assicuratrici
Cass. pen., Sez. II
Il reato di frode in assicurazione non ha natura plurioffensiva, in quanto è volto a tutelare esclusivamente il patrimonio delle imprese assicuratrici dai comportamenti contrari alla buona fede contrattuale, sicché legittimate a proporre querela sono solo le compagnie assicuratrici che gestiscono la pratica e che liquidano il danno, e non anche la persona danneggiata dal reato, che potrà agire eventualmente per il risarcimento del danno subito...
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Risponde di diffamazione anche colui che si rivolge ad un unico interlocutore quando le offese sono percepibili da terzi
Cass. pen., Sez. V
La condotta vietata dall'art. 595 c.p. si configura anche nel caso in cui l'agente, pur rivolgendosi ad una sola persona, si renda perfettamente conto che, per le modalità della propalazione delle frase offensive, queste raggiungeranno certamente anche altre persone, presenti o meno al momento del fatto...
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Il concorso omissivo dei sindaci nel reato di bancarotta fraudolenta patrimoniale
Cass. pen., Sez. V
In tema di bancarotta fraudolenta patrimoniale, i sindaci di una società cooperativa sottoposta a liquidazione coatta e quindi dichiarata in stato di insolvenza rispondono di concorso nel reato di cui all'art. 216, comma 1, n. 1) l. fall. per avere omesso di attivarsi ed esercitare i propri poteri di impulso e controllo all'emersione di segnali di allarme...
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La richiesta di alimentazione forzata del detenuto in sciopero della fame
Mag. Sorveglianza Padova
Mag. Sorveglianza Padova, ord. 25 febbraio 2021, .pdf
L'art. 41, comma 3, ord. pen. non legittima l'utilizzo di mezzi di coercizione per imporre trattamenti sanitari o comunque la nutrizione e/o l'idratazione rifiutate dal detenuto, anche alla luce della necessità di approfondire le sue attuali condizioni di salute psichica...
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Niente 231 per le imprese individuali
Trib. Ravenna
Trib. Ravenna, 24 maggio 2021 (dep. 7 giugno 2021), n. 1056.pdf
Le disposizioni di cui al d.lgs. n. 231/2001 non possono trovare applicazione con riferimento alle imprese individuali, nei cui confronti non possono dunque trovare applicazione le sanzioni ivi previste...
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Il reato di maltrattamenti in famiglia ex art. 572 c.p. è integrato anche quando le condotte tipiche sono poste in essere in ambito lavorativo?
Cass. pen., Sez. III
Il reato di maltrattamenti in famiglia è integrato negli ambienti di lavoro ristretti nei quali si crea un rapporto para-familiare, in quanto tale reato si realizza tra soggetti legati da un rapporto di prossimità permanente (familiare o di tipo familiare) scaturente da una relazione di convivenza e/o di comunanza di vita o comunque da un intenso rapporto (di lavoro, di affidamento)...
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