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Giurisprudenza commentata |
Fra i vantaggi conseguibili dalla società va considerato anche il risparmio di tempi e costi conseguente alla mancata formazione dei dipendenti
Cass. pen., sez. IV
In tema di responsabilità degli enti derivante da reati colposi di evento in violazione della normativa antinfortunistica, la colpa di organizzazione dell’ente può essere rinvenuta anche nella mancata formazione dei dipendenti...
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Le Sezioni Unite sulla delimitazione temporale della “confisca allargata”
Cass. pen, Sez. Un.
Il giudice dell'esecuzione, investito della richiesta di confisca ex art. 240-bis c.p., esercitando gli stessi poteri che, in ordine a tale misura di sicurezza atipica, sono propri del giudice della cognizione, può disporla, fermo restando il criterio di “ragionevolezza temporale”, in ordine ai beni che sono entrati nella disponibilità del condannato fino alla pronuncia della sentenza per il cd. "reato spia”...
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Derelizione dello strumento chirurgico nell'addome del paziente: accertamento del nesso causale
Cass. pen., Sez. IV
In ordine all'accertamento del nesso causale, nel reato colposo omissivo improprio, il rapporto di causalità tra omissione ed evento non può ritenersi sussistente sulla base del solo coefficiente di probabilità statistica, ma deve essere verificato alla stregua di un giudizio di alta probabilità logica...
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Il modello ingiuntivo-prescrizionale nei reati ambientali: natura giuridica e forme di tutela avverso le «prescrizioni» dell'organo di vigilanza
Cass. pen., Sez. III
La prescrizione impartita ai sensi dell'art. 318-ter d.lgs. n. 152/2006, non è un provvedimento amministrativo, ma un atto tipico di polizia giudiziaria non autonomamente né immediatamente impugnabile davanti al giudice penale, restando ogni questione devoluta al giudice penale successivamente all'esercizio dell'azione penale o alla richiesta di archiviazione...
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Inutilizzabilità delle intercettazioni disposte in procedimento diverso: osservazioni a margine della recente ordinanza nel processo c.d. “Palamara bis”
Trib. Perugia
I divieti di utilizzazione ed il concetto di inutilizzabilità appaiono identificativi dell'uso processuale del mezzo di prova, sicché devono essere riferiti al dato probatorio disciplinato dagli artt. 187 e seguenti c.p.p., ma non al corpo del reato...
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Concessione agevolata del credito in pandemia: le condotte penalmente rilevanti
Cass. pen., Sez. VI
Va escluso che, in presenza di un finanziamento erogato ai sensi della legge n. 40 del 2020 e assistito dalla garanzia di SACE S.p.A., l'omessa destinazione delle somme così ottenute alle finalità di interesse generale previste dall'art. 1 della legge citata possa configurare la condotta sanzionata dall'art. 316-bis c.p.
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Impugnazione inviata ad un indirizzo PEC assegnato al Tribunale ma non destinato alla ricezione di tali atti: è ammissibile?
Cass. pen., Sez. V
La violazione dei provvedimenti organizzativi adottati dal dirigente dell'ufficio giudiziario in ordine alla destinazione dei singoli indirizzi PEC assegnati all'ufficio medesimo per il deposito degli atti difensivi non costituisce causa di inammissibilità dell'impugnazione cautelare...
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Impugnazioni depositate a mezzo PEC ante “decreto Ristori”
Cass. pen., Sez. III
La Cassazione ha chiarito se le impugnazioni depositate a mezzo PEC prima dell'entrata in vigore del d.l. 137/2020 (c.d. decreto Ristori) sono da considerarsi inammissibili.
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Monitoraggio fiscale e riciclaggio: non tutto è sanzionabile
Cass. pen., Sez. II
Le somme di denaro detenute da un contribuente italiano su un conto corrente di una banca estera non sono considerate, fino a prova contraria e di per sé sole, parte del suo reddito imponibile. Per tale motivo, va provato che l'eventuale, successivo trasferimento ad altra destinazione, sia essa su conto corrente o altri beni, integri il reato di cui all'art. 648-bis c.p...
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Blue whale challenge: è sempre istigazione al suicidio?
Trib. Milano, Sez. XI
Le condotte poste in essere dai c.d. “curatori”, nell'ambito del gioco Blue Whale Challenge integrano il reato di violenza privata (art. 610 c.p.) e atti persecutori (art. 612-bis c.p.) e non il più grave reato di istigazione al suicidio ex art. 580 c.p. che opera solo laddove l'istigazione venga accolta o quantomeno il suicida, fallendo nel suo intento, si procuri una lesione grave o gravissima...
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