Tu sei qui
- Home ›
- Rubriche ›
- Giurisprudenza commentata
![]() |
Giurisprudenza commentata |
Il dolo intenzionale dell’abuso di ufficio
Cass. pen.
l dolo intenzionale del delitto di abuso d’ufficio non è escluso dalla mera compresenza di una finalità pubblicistica nella condotta del pubblico ufficiale, essendo necessario, per ritenere insussistente l’elemento soggettivo, che il perseguimento del pubblico interesse costituisca il fine primario dell’agente.
Leggi dopo |
Mancata comparizione della persona offesa e prestazione del consenso ai fini della dichiarazione di tenuità del fatto
Persona offesa dal reato e soggetto danneggiatoNel procedimento innanzi al giudice di pace, l'applicazione dell'istituto della particolare tenuità del fatto richiede, in caso di avvenuto esercizio dell'azione penale, la mancata opposizione dell'imputato e della persona offesa.
Leggi dopo |
Mancata concessione del beneficio della non menzione della condanna: onere di motivazione e poteri della Corte di cassazione
Cause di estinzione della penaIn seno alla S.C. si sono formati due contrapposti orientamenti giurisprudenziali in ordine alla possibilità di un riconoscimento in sede di legittimità del beneficio della non menzione della condanna nel casellario giudiziale, ove il giudice di merito, a fronte di una specifica richiesta difensiva, non ne abbia adeguatamente motivato il diniego.
Leggi dopo |
Immunità del membro del Parlamento europeo in procedimento penale per calunnia
Corte di Giustizia UE, Grande Sezione
L’immunità ex art. 8, Protocollo sui privilegi e sulle immunità dell’Unione europea opera soltanto nel caso in cui l'opinione espressa corrisponda ad una valutazione soggettiva presentante un nesso diretto ed evidente con l’esercizio di funzioni parlamentari
Leggi dopo |
Non impugnabilità autonoma dell’ordinanza di rigetto dell’istanza di sospensione del procedimento con messa alla prova dell’imputato?
Cass. pen., Sez. V
Ai sensi dell’art. 586 c.p.p., quando non è diversamente stabilito, le ordinanze emesse nel corso del dibattimento o degli atti preliminari possono essere impugnate, a pena di inammissibilità, solo unitamente alla sentenza.
Leggi dopo |
Inosservanza dei termini per la richiesta di giudizio immediato e sindacato del giudice
Cass. pen., Sez. un.
L'inosservanza dei termini di novanta e centottanta giorni previsti rispettivamente per la richiesta di giudizio immediato ordinario e di giudizio immediato c.d. cautelare è rilevabile da parte del giudice per le indagini preliminari, attenendo esso ai presupposti del rito.
Leggi dopo |
Confisca di prevenzione e tutela del terzo creditore: la “prova” della non strumentalità all’attività illecita e della buona fede
Cass. pen., Sez. I
Nella confisca di prevenzione il requisito previsto per la tutela del creditore dall’art. 52, comma 1, lett. b), d.lgs. 159/2011 (“che il credito non sia strumentale all'attività illecita o a quella che ne costituisce il frutto o il reimpiego, a meno che il creditore dimostri di avere ignorato in buona fede il nesso di strumentalità”), realizza una sostanziale continuità con l'elaborazione giurisprudenziale antecedente all’entrata in vigore di tale disposizione, con onere per il creditore di dimostrare la sua posizione di “buona fede” e di “affidamento incolpevole” nei momenti essenziali dell’intervenuta contrattazione civilistica.
Leggi dopo |
Le ricerche all’estero del latitante
Cass. pen., Sez. un.
Ai fini della dichiarazione di latitanza, tenuto conto delle differenze che non rendono compatibili tale condizione con quella della irreperibilità, le ricerche effettuate dalla polizia giudiziaria ai sensi dell’art. 295 c.p.p. – pur dovendo essere tali da risultare esaustive al duplice scopo di consentire al giudice di valutare l’impossibilità di procedere alla esecuzione della misura per il mancato rintraccio dell’imputato e la volontaria sottrazione di quest’ultimo alla esecuzione della misura emessa nei suoi confronti – non devono necessariamente comprendere quelle nei luoghi specificati dal codice di rito ai fini della dichiarazione di irreperibilità e, di conseguenza, neanche le ricerche all’estero, quando ricorrano le condizioni previste dall’art. 169, comma 4, dello stesso codice.
Leggi dopo |
Termine per la deducibilità della nullità da omessa notificazione dell'avviso di udienza ad uno dei due difensori dell'imputato
Cass. pen., Sez. un.
Il termine ultimo di deducibilità della nullità a regime intermedio derivante dall'omessa notificazione dell'avviso di fissazione dell'udienza camerale di appello ad uno dei due difensori dell'imputato è quello della deliberazione della sentenza nello stesso grado, anche in caso di assenza in udienza sia dell'imputato che dell'altro difensore, ritualmente avvisati.
Leggi dopo |
Espulsione per reati di terrorismo internazionale e CEDU
Cass. pen., Sez. VI
La Corte europea per i diritti umani ha stabilito che quando l'esecuzione di provvedimenti di espulsione giudiziaria verso un determinato Paese viola l'art. 3 della CEDU, per il rischio di attuazione di pene o trattamenti inumani o degradanti, è compito di ogni organo giurisdizionale nazionale adottare, in caso di ritenuta pericolosità della persona, un'appropriata misura di sicurezza, diversa dall'espulsione, e ciò fino a quando non sopravvengano fatti nuovi che facciano venire meno la situazione di allarme.
Leggi dopo |