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Giurisprudenza commentata |
L’applicabilità della limitazione di responsabilità per colpa lieve anche ad ipotesi di negligenza o imprudenza
Cass. pen., Sez. IV
In caso di omesso approfondimento diagnostico prescritto dalle linee guida come di “secondo livello”, perché sia affermata la responsabilità per colpa del sanitario che ha omesso gli ulteriori accertamenti, occorre che la necessità di discostarsi dalle linee guida sia così macroscopica da ingenerare una colpa grave penalmente rilevante ai sensi dell’art. 3 del d.l. 158/2012.
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L’abuso di autorità nel reato di violenza sessuale
Violenza sessualeNonostante una pronunzia delle Sezioni unite (sentenza 31 maggio.5.2000 n. 13), permane in giurisprudenza il contrasto in merito all’ambito applicativo del concetto di autorità. In particolare, se vi rientrano solo le posizioni autoritative di tipo pubblicistico oppure anche ogni potere di supremazia di natura privata, di cui l’agente abusi per costringere il soggetto passivo a compiere o a subire atti sessuali.
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L'impugnazione della parte civile contro la sentenza di non luogo a procedere in ipotesi di falsa perizia
Cass. pen, Sez. VI
In riferimento al delitto di falsa perizia, l'opinabilità dei temi tecnici in discussione, ove non sia posta adeguatamente in discussione sul piano logico, finisce per divenire incompatibile coi presupposti sia oggettivi che soggettivi del reato.
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Diritto all’assistenza legale gratuita e applicazione dei criteri di Engel
Corte Edu
Corte Edu 19 novembre 2015, Mikhaylova c. Russia, ric. n. 46998-2008.pdf
La Corte Edu (sentenza 19 novembre 2015, Mikhaylova c. Russia) ha ritenuto che risulta violato il diritto ad un processo equo ex art. 6, § 3, lett. c), della Convenzione Edu, in caso di diniego di assistenza legale gratuita per il soggetto che non abbia i mezzi per retribuire il proprio difensore.
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La perdurante (e gravosa) incertezza della nozione di stato di quasi flagranza
Arresto in flagranza e fermoÈ tema contrastato di assoluta rilevanza quello riguardante la nozione e l’esatta portata della situazione giuridica della c.d. quasi flagranza. È discusso, infatti, se essa sia configurabile solo quando il soggetto che procede al compimento dell’atto privativo della libertà personale abbia inseguito l’indagato oppure quando abbia avuto diretta percezione dell’azione delittuosa o quando l’attività di ricerca sia posta in essere anche per effetto dell’acquisizione di informazioni da terzi.
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Materiale pedopornografico: la detenzione integra già il pericolo di diffusione
PedofiliaAi fini dell'integrazione del reato dell'art. 600-ter c.p. è necessario il concreto pericolo di diffusione del materiale pornografico prodotto, che può essere ricavato anche dalla detenzione del materiale pornografico su un hard disk esterno, supporto che per sua natura si presta strutturalmente e funzionalmente alla propagazione del suo contenuto.
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Potere devolutivo del tribunale del riesame: un orizzonte già “avvistato” dalla giurisprudenza
Cass. pen., Sez. VI
Le recenti modifiche (legge 47/2015) degli artt. 309, comma 9, c.p.p e art. 292, comma 2, lett. c) e c-bis), c.p.p. non hanno mutato la natura del regime devolutivo affidato al tribunale del riesame: quest’ultimo conserva, difatti, il potere-dovere di integrazione della motivazione del provvedimento impugnato, anche con ragioni diverse da quelle esposte con lo stesso.
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Le Sezioni unite sul rifiuto di sottoporsi all'accertamento del tasso di alcool: non si applica l’aggravante dell’incidente stradale
Cass. pen., Sez. un.
La circostanza aggravante dell'aver provocato un incidente stradale, prevista dall'art. 186, comma 2-bis, cod. strada in riferimento al reato di guida in stato di ebbrezza, non si applica al reato di rifiuto di sottoporsi all'accertamento per la verifica dello stato di ebbrezza di cui all'art. 186, comma 7, cod. strada.
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Il ragionevole dubbio e la regola di giudizio per le dichiarazioni del coindagato
Cass. pen., Sez. I
La nozione di riscontro altro non è che la semplificazione espressiva di un meccanismo convalidante che il legislatore descrive nell’art. 192, comma 3, c.p.p. con l’espressione altri elementi di prova che ne confermano l’attendibilità, espressione riferita alle dichiarazioni rese dal coindagato, portatore di un deficit soggettivo di attendibilità.
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La portata applicativa della legge Balduzzi anche alla colpa per negligenza e imperizia. L’evoluzione giurisprudenziale
Cass. pen., Sez. IV
Sebbene gli orientamenti non siano ancora consolidati in ordine alla portata della novella apportata dalla legge Balduzzi (d.l. 158/2012 conv. l. 189/2012), la più recente giurisprudenza di questa Corte estende la rilevanza della colpa lieve, anche ad addebiti diversi dell’imprudenza.
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