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Giurisprudenza commentata |
La presenza dell'offeso tra i destinatari del messaggio di posta elettronica dal contenuto diffamatorio
Cass. pen., sez. V, 25 gennaio 2022 (dep. 1 aprile 2022), n. 12186
L'eventualità che fra i fruitori del messaggio vi sia anche la persona a cui si rivolgono le espressioni offensive, consente di mutare il titolo del reato da un'ipotesi di diffamazione aggravata nella diversa ipotesi di ingiuria?
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La Cassazione sul concorso esterno del commercialista nei reati tributari commessi dalla società
Cass. pen., sez. III, 5 gennaio 2022 (dep. 10 gennaio 2022), n. 156
La questione giuridica sottesa alla pronuncia oggetto di commento riguarda la possibile qualificazione del concorso del commercialista nel reato di “Dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti”.
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Rinuncia al mandato del difensore domiciliatario e presunzione di conoscenza del processo
Cass. pen., sez. VI, 16 novembre 2021 (dep. 12 gennaio 2022), n. 756
La questione affrontata nella pronuncia in esame involge i limiti di ammissibilità del rimedio della rescissione del giudicato e la corretta applicazione del presupposto della rinnovata disciplina del processo in assenza dell'imputato nel caso in cui sussista uno degli indicatori previsti dall'art. 420-bis, comma 2, c.p.p. dai quali il giudice possa derivare in via presuntiva la conoscenza certa del procedimento o del giudizio.
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Permessi premio agli “ostativi” non collaboranti e il pericolo di ripristino di collegamenti con la criminalità organizzata
DetenzioneLe questioni giuridiche presupposte dal caso che qui ci occupa dialogano con gli approdi giurisprudenziali in materia di accesso ai permessi premio ai detenuti “ostativi” che – dapprima inaugurati dalla Cassazione nel 2019 e, successivamente, avallati dalla Corte Costituzionale nel 2022 – hanno sposato la tesi del regime probatorio differenziato.
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Le sezioni unite sull'atto abnorme
Cass. pen., sez. un., 16 dicembre 2021 (dep. 24 marzo 2022), n. 10728
Il tema posto al vaglio della Corte di cassazione, nella sua massima espressione nomofilattica, attiene ai poteri decisori attribuiti al Giudice per le indagini preliminari in rapporto alla richiesta di archiviazione.
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Il fumus dello sfuggente traffico di influenze illecite
Cass. pen, sez. VI, 14 ottobre 2021, (dep. 13 gennaio 2022), n. 1182
La questione centrale affrontata dalla pronuncia in esame concerne la configurabilità, nel caso di specie, del fumus del delitto di traffico di influenze illecite, di cui all'art. 346-bis c.p.
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Contraddittorio differito: per la Corte costituzionale la strada da seguire in alcuni casi di esecuzione penale
Corte cost., 22 febbraio 2022 (dep. 24 marzo 2022), n. 74
Con la sentenza n. 74/2022 la Corte Costituzionale ha dichiarato «non fondate le questioni di legittimità costituzionale del combinato disposto degli artt. 667, comma 4, e 678, comma 1-bis, c.p.p., sollevate, in riferimento agli artt. 3, 24, 27, 111 e 117 Cost., quest'ultimo in relazione all'art. 6 Cedu, sollevate dal Tribunale di Sorveglianza di Messina».
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In presenza di una pluralità di violazioni del d.lgs. 81/2008 basta un vantaggio minimo per riconoscere la responsabilità dell'ente
Cass. pen., sez. IV, 24 marzo 2022 (dep. 7 aprile 2022), n. 13218
Nella pronuncia in commento si discute circa l'individuazione delle condizioni in presenza delle quali si può parlare di un interesse o vantaggio per l'ente in caso di lesioni subite da suoi dipendenti a cagione dell'inosservanza di prescrizioni antifortunistiche.
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Accertamento della causa dell'evento: necessaria ricostruzione di tutti gli elementi fattuali e scientifici
Cass. pen., sez. IV, 27 ottobre 2021 (dep. 18 novembre 2021), n. 42118
Nella pronuncia in commento la Corte si pone il problema di individuare le condotte doverose che i sanitari avrebbero dovuto tenere e che invece hanno disatteso e di verificare, poi, il nesso eziologico tra la condotta omissiva e l'evento lesivo.
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Sopravvenuta illegittimità costituzionale del divieto di prevalenza dell'attenuante del vizio parziale di mente sull'aggravante della recidiva reiterata
Cass. pen, sez. V, 6 dicembre 2021 (dep. 17 febbraio 2022), n. 5729
In tema di bilanciamento tra circostanze, deve essere annullata la sentenza che abbia fondato il diniego di prevalenza della attenuante del vizio parziale di mente sull'aggravante della recidiva ex art. 99, comma 4, c.p. soltanto sul divieto "obbligato" previsto dall'art. 69 ultimo comma c.p., dichiarato incostituzionale dalla sentenza n. 73/2020 della Corte costituzionale.
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