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Focus su Appello |
Riforma Cartabia: sull’appello più ombre che luci
AppelloLo scritto offre una riflessione critica sulle modifiche apportate al giudizio di appello dalla c.d. riforma Cartabia, giunta ormai al termine di un travagliato iter parlamentare. L’Autore, ripercorsa la convulsa evoluzione del progetto normativo, ne evidenzia aspetti condivisibili e criticità applicative, ponendo l’accento sull’estromissione dal testo definitivo dei suoi profili innovativi di maggior interesse, dovuta ai fragili equilibri politici su cui poggia, in tema di giustizia, il governo Draghi.
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L'appello penale pandemico dopo la legge di conversione: continua la deroga al codice di procedura penale
AppelloIl giorno di Natale 2020 è entrata in vigore la l. 176/2020 con la quale il Parlamento, con voto di fiducia, ha convertito in legge i decreti legge Ristori (il n. 137/2020, il n. 149/2020 e il 157/2020). La tecnica legislativa, esplicitata all'articolo 1 della legge, ha previsto la conversione del decreto legge n. 137/2020 e l'abrogazione degli altri due, il n. 149/2020 e il n. 157/2020. Tuttavia, le norme in materia di giustizia introdotte da quest'ultimi decreti sono state recepite nella legge di conversione con modifiche e alcune, importanti, novità.
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L'appello penale pandemico: poche norme stravolgono il codice di rito
AppelloNel pieno della pandemia, dopo l'emanazione del decreto legge c.d. Ristori, con la decretazione d'urgenza del decreto legge c.d. Ristori bis sono entrate in vigore due norme destinate a stravolgere lo statuto del processo penale e, in particolare, dell'appello penale. Il nuovo appello pandemico pone a carico delle parti oneri la cui inosservanza “scarta” la trattazione dell'appello sui binari cartolari. In questo contributo cercheremo di prefigurare, con taglio pratico, gli scenari che si presenteranno nei prossimi giorni/mesi.
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Consigli per una impeccabile redazione dell’atto d’appello, tra autosufficienza e specificità
AppelloIl dato normativo introdotto dalla recente riforma mediante la riformulazione dell’art. 581 c.p.p. tenderebbe a regolamentare l’aspetto essenziale della forma dell’atto di impugnazione che ogni parte, anche quella pubblica, è tenuta a osservare secondo le enunciazioni specifiche ivi indicate. In particolare, quanto all’appello, seguendo il metodo della confutazione ormai invalso nella caratterizzazione di tale rimedio.
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La declaratoria di inammissibilità dell'appello. Considerazioni sulla costituzionalità dell'art. 591, comma 2, c.p.p.
AppelloLa riforma Orlando è intervenuta sul sistema delle impugnazioni realizzando una vera e propria riscrittura della disposizione di cui all'art. 581 c.p.p., dedicata alla forma dell'impugnazione, incidendo significativamente sul sindacato di ammissibilità dell'appello; il Legislatore, tuttavia, ha trascurato uno degli aspetti più delicati, relativo alla procedura da seguire...
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L'insostenibile leggerezza dell'appello?
Appello
L'appello vive una stagione nuova ed incerta. L'oggetto del giudizio di appello sarà ancora la sentenza di primo grado oppure l'asse del giudizio si sposterà anche verso un “rifacimento” del primo giudizio di merito? La materia è in progressiva evoluzione ed è stata nuovamente rimessa alle Sezioni unite, che tratteranno la questione all'udienza del 21 dicembre prossimo. Il Focus ripercorre in estrema sintesi la cronologia degli eventi e anticipa, laddove possibile, quel che accadrà.
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La rinnovazione dell'istruzione dibattimentale in appello tra evoluzione giurisprudenziale e riforma Orlando
Appello
Il modello originario del nostro processo d'appello, tendenzialmente cartolare ed inquisitorio, è stato progressivamente messo in crisi dalla giurisprudenza della Corte Edu che nel tempo ha più volte riaffermato il principio del divieto di reformatio in pejus della decisione assolutoria di primo grado, basata su diversa valutazione delle prove orali, in difetto dell'audizione diretta dei testi. La nostra giurisprudenza di legittimità si è progressivamente adeguata a questa interpretazione dell'art. 6, comma 3, d) della Convenzione europea dei diritti umani, completando il percorso con le sentenze emesse a Sezioni unite n. 27620/2016 e n. 18620/2017.
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La riforma del processo di appello e l'istituto del concordato in appello
AppelloCon la legge 23 giugno 2017, n. 103, c.d. Rifroma Orlando, sono state introdotte modifiche volte a velocizzare i tempi del processo, con particolare riguardo alle impugnazioni. Interessanti sono le novità relative al processo di appello e il reinserimento dell'istituto del concordato in appello. La scelta legislativa di riforma sembra aver operato nel senso di una precisa opzione dogmatica, sottesa alla strutturazione del giudizio di appello come giudizio di controllo ...
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Reformatio in pejus. Le Sezioni unite intervengono sulla valutazione delle prove dichiarative decisive
AppelloLa sentenza delle Sezioni unite n. 27620, emessa il 28 aprile 2016 e depositata il 6 luglio 2016, risolve il contrasto insorto sulla rilevabilità della violazione di legge conseguente alla violazione dell'art. 6 Cedu, scegliendo la terza via di considerare non la violazione in sé ma gli inevitabili riflessi sul vizio di motivazione.
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L’applicabilità della sentenza di proscioglimento predibattimentale in appello
AppelloUna pluralità di norme del vigente codice di rito consentono di ritenere che il giudice, preliminarmente all’accertamento della fondatezza dell’accusa, debba verificare l’esistenza di una serie di elementi alla cui presenza è legato il suo potere-dovere di scendere all’esame del merito e che, sinteticamente, vanno denominati condizioni processuali.
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