21 Settembre 2015 | di Giovanni Francolini
Chiamata in reità o correità
La giurisprudenza e la dottrina in più occasioni hanno puntualizzato e specificato i criteri di valutazione elaborati in tema di chiamata in reità e correità con riguardo ai reati c.d. di criminalità organizzata (in particolare di tipo mafioso). Allorché è stata chiamata a pronunciarsi nell’ambito di procedimenti aventi tale oggetto, la Corte regolatrice – com’è ovvio – ha avuto riguardo alle propalazioni provenienti dai collaboratori di giustizia e, proprio in ordine ad esse, ha espresso principi di diritto relativi ai medesimi profili che più in generale attengono ai criteri di valutazione delle dichiarazioni eteroaccusatorie già passati in rassegna.