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L’inapplicabilità dell’art. 131-bis c.p. in caso di comportamento abituale passa indenne il vaglio della Consulta
Corte cost., 10 ottobre 2017 (dep. 21 dicembre 2017), ord. n. 279
Il tribunale ordinario di Padova ha sollevato questione di legittimità costituzionale con riferimento all’inapplicabilità della causa di esclusione della punibilità per particolare tenuità del fatto nel caso di abitualità del comportamento come disposto dall’art. 1, comma 1, lett. m) della legge delega 67/2014 e, di conseguenza, dall’art. 131-bis c.p.
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Notifica a mezzo Pec: il sistema notificazioni telematiche garantisce l’affidabilità della procedura
Cass. pen., 24 ottobre 2017 (dep. 18 dicembre 2017), n. 56280
Per provare l’omessa notificazione a mezzo Pec di un decreto di citazione a giudizio non è sufficiente la mera deduzione di incompletezza o non corrispondenza all’originale scansionato poiché l’affidabilità della procedura di notifica è garantita dal Sistema Notificazioni Telematiche (S.N.T.).
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Approvate le nuove disposizioni per la protezione dei testimoni di giustizia
TestimonianzaIl 21 dicembre 2017 il Senato ha approvato in via definitiva il D.D.L. n. 2740 recante Disposizioni per la protezione dei testimoni di giustizia.
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Le conversazioni whatsapp possono costituire prova documentale?
Cass. pen., Sez. V, 19 giugno 2017 (dep. 25 ottobre 2017), n. 49016
Chiamata a decidere il ricorso avverso la sentenza della Corte d’appello di Caltanissetta che confermava la condanna emessa nei confronti del ricorrente a esito di giudizio abbreviato per il delitto di atti persecutori commesso in danno alla ex minorenne, la Corte di cassazione, Sez. V penale, ha affrontato la questione se fosse o meno acquisibile la trascrizione ...
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Il “rigoroso accertamento” del giudice per l’applicazione della confisca
Confisca (misura di prevenzione)La Corte di cassazione, con sentenza n. 54882 depositata il 6 dicembre 2017, ha stilato una sorta di vademecum per il giudice che deve redigere la motivazione in ordine alla confisca di beni immobili ex art. 24 d.lgs. 159/2011. Il Collegio ha evidenziato la necessità che il giudice proceda a «un rigoroso accertamento nella stima dei valori in raffronto, considerando il reddito dichiarato ...
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Un anno e sei mesi per depositare le motivazioni altrimenti la confisca perde efficacia
Cass. pen., Sez. I, 26 settembre 2017 (dep. 4 dicembre 2017), n. 54502
La Cassazione penale (sent. 54502/2017) ha precisato che la pronunciadella Corte d’appello che, ai sensi dell’art. 27, comma 6, cod. antimafia deve intervenire entro un anno e sei mesi dal deposito del ricorso affinché il provvedimento di confisca disposto in primo grado non perda efficacia deve essere letta come "deposito della motivazione" ...
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Associazione per delinquere e attività organizzata per il traffico illecito di rifiuti. I reati possono concorrere
Cass. pen., Sez. III, 17 maggio 2017 (dep. 20 novembre 2017), n. 52633
La Corte di cassazione, chiamata a pronunciarsi sul ricorso presentato da alcuni imputati avverso la sentenza con cui la Corte d’appello di Caltanissetta, in parziale riforma della sentenza emessa dal tribunale di Caltanissetta, dichiarava di non doversi procedere nei confronti del legale rappresentate e del titolare di un’impresa per i reati di cui agli artt. 416 c.p. e 260 d.lgs. 152/2006 in quanto estinti per intervenuta prescrizione, ha ribadito ...
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Reformatio in pejus. Nessun obbligo di rinnovazione dibattimentale del teste subornato
Cass. pen., Sez. II, 26 settembre 2017 (dep. 11 dicembre 2017), n. 55068
L’acquisizione in primo grado delle testimonianze cartolari all’esito dell’incidente previsto dall’art. 500 c.p.p., comma 4, non implica in grado di appello alcun obbligo di rinnovazione dibattimentale, essendo la matrice della cartolarizzazione individuabile nella subornazione, ovvero in una condizione del testimone ...
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L’inammissibilità del ricorso per cassazione proposto dall’imputato non ammette eccezioni per il detenuto
Cass. pen., Sez. I, 4 ottobre 2017 (dep. 23 novembre 2017), n. 53330
La legge 103/2017 ha modificato il sistema delle impugnazioni penali. Tra le varie novità, la riforma ha escluso la facoltà per la parte che è imputata di proporre ...
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Quando una sentenza può dirsi “di condanna” ai fini della revisione?
Cass. pen., Sez. II, 25 ottobre 2017 (dep. 28 novembre 2017), n. 53678
È discusso in Cassazione «se, in caso di sentenza passata in giudicato con la quale l’imputato sia stato prosciolto per prescrizione del reato ascrittogli, ma condannato al risarcimento dei danni a favore della parte civile costituita, sia o no ammissibile il giudizio di revisione».
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